
Nel primo appuntamento ti ho parlato del famigerato Google Penguin. Ma di non sola SEO è fatto il web marketing. Infatti, una volta acquisito del traffico è altrettanto importante condurlo nella direzione che ti sei prefisso. Se non ti sei prefisso alcun obiettivo, be’, lascia stare il tuo sito web, sarà solo una perdita di tempo.
Voglio dedicare oggi questo spazio all’approfondimento di uno degli aspetti principali da tenere in considerazione sia nel caso di campagne di keyword advertising che nell’ottimizzazione di siti web e-commerce, ma la cosa può essere applicata a qualsivoglia progetto online.
Entriamo nel merito della questione.
Le Call to Action hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo di campagne pubblicitarie accattivanti. Tuttavia, è piuttosto difficile determinare quale sia la CTA che rende maggiormente. Le CTA, inoltre, dipendono molto dal contesto in cui vengono usate, quindi non è possibile ottimizzare le proprie ricerche verso la migliore Call to Action usandola in diversi ambiti e settori merceologici.
Come puoi migliorare le performance delle tue Call To Action ? Il segreto sta tutto nell’analisi sul campo della redditività delle Call To Action.
Il valore delle Call To Action
Le CTA permettono ai marketer di dichiarare agli utenti cosa vogliono da loro (compra, recensisci, scarica l’app ecc..) e costituiscono un potente mezzo per persuaderlo e catturarne l’interesse.
L’overload di informazioni pubblicitarie della rete non semplifica il compito richiedendo una maggiore attenzione alla comunicazione usata per interagire con i potenziali consumatori toccando la loro sfera decisionale “primitiva” cioè quella derivante dal proprio inconscio. Una CTA efficace aiuta a distinguersi dalla generica massa pubblicitaria.
L’analisi delle performance delle CTA è stata al centro delle ricerche della californiana Adchemy, azienda leader nel settore della advertising technology. Ti riporto l’estratto della loro ricerca.
Raccolta dei Dati e Metodologia di Lavoro
Per le analisi, sono state raccolte informazioni su 7 classiche Call To Action usate negli States nel settore retail: 1) Buy; 2) Find; 3) Get; 4) Order; 5) Purchase; 6) Review; 7) Shop.
Per essere certi di rappresentare diversi mercati retail, le CTA sono state ricavate da campagne di categorie diverse: borse, letti e materassi, sospensioni d’auto, apparecchi elettrici.
Il campione è statisticamente significante, ma può e deve essere visto solo come una rappresentazione della realtà.
Tutta l’analisi si è basata su un’ipotesi di fondo: le Call to Action con più alto CTR hanno anche il più alto tasso di conversione e numero di conversioni per 1000 impression.
Impression, Click e Tasso di Conversione
Lo studio è partito dall’analisi quantitativa sul traffico specifico portato da ciascuna CTA e da quanto di quel traffico ha finito per trasformarsi in conversione.
Sorprendentemente, la tabella sottostante, che riporta i dati analizzati, mostra come un alto CTR possa sì portare a maggiori conversioni, ma non sempre.
La parola “Buy” ha riscosso un certo successo in termini di CTR, ma è “Order” a produrre il miglior Tasso di Conversione nonostante il suo CTR fosse di almeno 3 punti inferiore a “Buy”
Conversioni per 1,000 Impression
Vediamo invece adesso altre semplici misurazioni a cosa hanno portato. Nella seconda tabella che ti mostro lo studio si è voluto concentrare su quale CTA ha prodotto il maggior numero di conversioni su 1.000 impressioni.
Come si può notare, dai dati rilevati appare chiaro che l’ipotesi anticipata non è provata.
Infatti, se si può in parte dare per buona l’idea che il CTR possa fornire un’indicazione di quale sarà il tasso di conversione, non si può dire che lo stesso valga per il successo di un’intera campagna. Ciò dimostra quanto possa essere fuorviante guardare solo ai dati sulle performance delle Call To Action.
Conclusioni
Le conclusioni tratte dal team di Adchemy, possono aiutare nella definizione dei propri obiettivi per future strategie di Call To Action:
- Il CTR non è l’unica misura chiave da tenere in considerazione quando si misurano le performance delle CTA. Il CTR e il tasso di conversione, infatti, sono entrambi significanti. Bisogna considerare ambedue insieme per determinare le conversioni su 1.000 impressioni ed avere una chiara idea dell’efficacia delle CTA.
- E’ necessario testare costantemente le proprie CTA. Anche se non mostrato nei grafici sopra riportati, lo studio di AdChemy ha riportato parecchie differenze tra i diversi settori retail studiati. E’ quindi cruciale comprendere quale Call to Action performi bene all’interno del mercato in cui si opera e della categoria merceologica del proprio prodotto/servizio.
- Le CTA producono un’enorme differenza nelle performance delle proprie campagne. La differenza tra una buona CTA ed una cattiva può produrre una differenza in termini di performance pare a mille volte tanto.
Tenere sott’occhio le proprie Call To Action e analizzare le loro performance permette di massimizzare l’efficacia delle proprie campagne e il loro ROAS (Return On Advertising Spend), ossia il ritorno economico della propria spesa pubblicitaria online.
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2012